Sicilia che affonda, Sicilia in vendita?

Come riportato dal documento della Corte dei Conti, “Giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2018” (1), la Regione Sicilia ha un disavanzo di un miliardo di euro da recuperare entro l’attuale legislatura regionale.
Dei punti analizzati e snocciolati dalla Corte dei Conti, prenderemo in considerazione la sezione “11. L’indebitamento” (pagg. 91-94) per capire meglio la speculazione che si prospetta in un prossimo futuro.
I giudici della Corte riportano in questa sezione come il 66,3% dei debiti sono rappresentati dai mutui a carico dell’amministrazione regionale e vi sono in atto rinegoziazioni dei prestiti ottenuti dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) negli ultimi 20 anni. Rinegoziazioni che potranno fare aumentare esponenzialmente, secondo i giudici della Corte dei Conti, il debito tra Regione Sicilia e CDP.
A questo, la Corte dei Conti aggiunge l’outlook delle principali agenzie di rating verso la Regione Sicilia:
-per Ficht, passa da stabile nel 2017 (2) a negativo nel 2019 (3);
-per Moody’s era negativo nel 2017, positivo nel 2018 ed è confermato come tale per il 2019 nonostante sia in corso di revisione (4);
-per Standards & Poor’s, passa da positivo nel 2018 a stabile nel 2019 (5).
Sommando i rating di queste tre agenzie, il livello di investimento per il territorio siciliano oscilla tra l’ “Accettabile” e l’ “Accettabile con Attenzione.”
Ciò significa che il livello di speculazione è “prudente,” confermando come gli investitori “stranieri” (specie cinesi e maltesi) vogliano tastare il terreno e avere delle garanzie solide e adeguate di un’amministrazione regionale che, finanziariamente parlando, è sempre più esposta al default.
E nonostante il crollo delle esportazioni petrolifere (6), la Regione Sicilia può sfruttare a suo vantaggio la pubblicità vittoriosa del mainstream locale sulle “arance rosse in Cina”, la carta del turismo come ancora di salvezza e la vendita dell’Aeroporto di Catania. (7)

Note
(1) Link: https://www.corteconti.it/Download?Id=5a3fd90e-e945-431a-9b3a-9330b29ac4a0
(2) Link: https://www.reuters.com/article/fitch-affirms-italian-region-of-sicily-a-idUSFit4rM4rv
(3) Link:
https://www.fitchratings.com/site/pr/10056428
https://www.fitchratings.com/site/pr/10078825
(4) Link: https://www.moodys.com/research/Moodys-announces-completion-of-a-periodic-review-of-ratings-of–PR_397332
(5) Link: https://www.standardandpoors.com/en_US/web/guest/article/-/view/type/HTML/id/2272793
(6) Stando a quanto riportato dal documento della Banca d’Italia, “L’economia della Sicilia. Aggiornamento congiunturale” (Novembre 2019), “nel primo semestre del 2019 le esportazioni sono diminuite del 17,3 per cento a prezzi correnti. Le vendite di prodotti petrolchimici, che rappresentano oltre il 60 per cento dell’export regionale, sono diminuite drasticamente anche in quantità.
Link: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2019/2019-0041/1941-sicilia.pdf
Ciò si tradurrà in un probabile calo delle royalties petrolifere per la Regione Sicilia – di cui prende, come aliquota, il 20,06% (normato dalla Legge 15 Maggio 2013, n. 9 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2013. Legge di stabilità regionale,” articolo 13, comma 1. Link: http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g13-23o1/g13-23o1.pdf)
(7) Come riportato sul canale telegram del Gruppo Anarchico Chimera, “la Società Aeroporto Catania (SAC) si avvia ad essere privatizzata. Così i soci pubblici quali il comune e la città metropolitana di Catania (detentori complessivi del 14,28% del capitale sociale), il libero consorzio comunale Siracusa (detentore del 12,24% del capitale sociale) e l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (detentore del 12,24% del capitale sociale) cederanno le loro quote per fare cassa (specie il comune di Catania in dissesto), consentendo alla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia di Agen e soci di poter avviare le pratiche per la privatizzazione […] parliamo di un’azienda che, negli ultimi 10 mesi, ha avuto un transito di 8 milioni di passeggeri (con un aumento del 3,29% rispetto allo stesso periodo del 2018) e un fatturato di 76,4 milioni di euro (2018).
Ed è proprio per il fatturato ottenuto nel 2018 – con una flessione rispetto al 2017 di 6 milioni di euro-, che i privati e gli amministratori pubblici hanno optato per la privatizzazione.
[…]

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