Comunicato sulle proteste in Ecuador

Da un comunicato fatto girare dal profilo facebook della Biblioteca y Archivo Historico Alberto Ghiraldo di Rosario (Argentina) (link blog, link profilo fb).
Tradotto da LaHyena e Revisionato da Elena Z.

Ecuador, 9 ottobre 2019: 7° giorno di sciopero nazionale e 1° giorno di sciopero generale. Pamphlet di proletari* incazzat* della regione ecuadoriana per la rivoluzione comunista anarchica mondiale, [direttamente] da “donde las papas queman/dove bruciano le patate” (tradotto: dal centro degli eventi; da dove vi sono i problemi):
Stiamo combattendo per le strade con le masse proletarie della città e della campagna. Non c’è tempo né fotocopiatrici disponibili per pubblicare e distribuire questo opuscolo su carta. È più piacevole e utile vivere l’esperienza della ribellione piuttosto che scriverla.

Abbiamo fatto scappare il presidente fantoccio degli uomini d’affari e dei banchieri ladri del Palazzo Carondelet e abbiamo preso l’Assemblea Nazionale, attraverso massicce azioni dirette e reti di solidarietà di classe, nonostante il terrorismo dello Stato (stato di eccezione, brutale repressione poliziesca e militare, centinaia di detenuti, decine di feriti, diversi morti, coprifuoco).

Non sappiamo quando o come si concluderà la situazione attuale. Ma sappiamo che la lotta sociale continua e deve continuare, avendo chiare e ferme le seguenti affermazioni minime e non negoziabili:

* Abrogare l’intero pacchetto economico, non solo l’aumento dei biglietti;
* Abrogare lo stato di eccezione e il coprifuoco;
* Rovesciare tutti i “poteri” del governo di Moreno, i suoi capi e i suoi scagnozzi;
* Non negoziare o cedere con lo Stato dei ricchi e potenti che ci uccidono di fame e sparandoci addosso. Non lasciarsi rapinare dalla borghesia e dai politici opportunisti di destra o di sinistra il potere che abbiamo acquisito nelle strade in questi giorni. Non chiedere nuove elezioni e un nuovo governo. Ora basta con il vecchio programma politico di merda di sempre. Autogoverno delle masse.
* Mantenere le assemblee ovunque per auto-organizzare la mobilitazione, la solidarietà, l’approvvigionamento, la salute e l’autodifesa della nostra gente.
* Chiedere il ritorno di tutto il denaro rubato dagli uomini d’affari, banchieri e politici, al fine di migliorare le condizioni di vita della classe operaia nelle campagne e in città.
* Espellere le imprese minerari e il FMI.
* Liberare i compagni detenuti.
* Rompere la barriera mediatica e denunciare il terrorismo economico e poliziesco dello Stato.
* Invito a una solidarietà concreta di classe internazionale in tutto il mondo.

Proletari* in lotta per questo paese:

Che si vinca o si perda, ci siamo risvegliati dalla letargia storica, abbiamo risposto agli attacchi di tutti i tipi della classe dominante, abbiamo fatto cose che non sono state fatte in molti anni e con la pratica stiamo imparando alcune importanti lezioni durante questi giorni di intensa lotta di classe .

Che si vinca o si perda, manteniamo accesa la fiamma della lotta proletaria per poter costruire e sostenere nel medio e lungo termine una forza sociale autonoma con la capacità e la chiarezza necessaria e sufficiente per prendere il potere non dello Stato borghese -il quale deve essere distrutto dalla radice-, ma delle nostre vite. Per compiere la rivoluzione sociale fino alla fine, cioè l’abolizione e il superamento positivo della proprietà privata, della merce, del lavoro salariato, del denaro, della società di classe, dello Stato, della patria e di tutte le forme di oppressione tra gli esseri umani e sulla natura.

Non si tratta di sopravvivere meno peggio, ma di vivere davvero!
Non si tratta di cambiare padrone, ma di smettere di averne uno!
Lunga vita alla disoccupazione nazionale e allo sciopero generale!
Guerra di classe e insurrezione!
Comuni libere in tutto il paese!
Per la trasformazione e la comunicazione di tutto l’esistente!
Andiamo verso la vita

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