Giorno 12 Aprile alle ore 18:30, il Gruppo Anarchico “Cieri” di Parma organizza “Né Maduro Né Guaido. Per la Libertà” presso la sede di Via Testi, numero civico 2.
L’obbiettivo è ovviamente informare su quanto sta accadendo, senza le strumentalizzazioni delle destre e la retorica fuori dal mondo degli antimperialisti rituali.
Per infomare, abbiamo deciso di dare la parola a due compagni di Catania che hanno approfondito la questione, producendo un documento molto interessante sulla formazione del chavismo nella particolare storia del Venezuela, sotto il profilo politico ed economico.
Oltre a questo, se la repressione e i continui blackout di un sistema economico ormai collassato lo permetteranno, daremo la parola a compagne libertarie venezuelane, in collegamento skype.
Inoltre, presenteremo la campagna internazionale di appoggio ai libertari venezuelani.
E’ una serata molto coraggiosa, purtroppo ne vediamo poche sull’argomento per paura di rompere cliches o risultare “impopolari” (?), tenendo conto dei dogmatismi imperanti, ma non è ovviamente una serata “neutra”: noi abbiamo una linea, molto trasparente. Ma è senza dubbio, come tutte le nostre iniziative, una serata onesta e libera: noi non ci schieriamo per partito (appunto) preso, per dogmi o per interesse, ma portiamo avanti riflessioni e ci basiamo su esse. Sicuramente sarà una serata ben più libera delle conferenze stampa nelle ambasciate USA o negli incontri pure nostrani con consoli e ambasciatori legati al regime bolivariano, momenti di propaganda e nient’altro.
A noi argomentazioni sulle presunte conquiste sociali del bolivarismo non fanno nessun effetto: dai treni in orario del duce alle adunate di Hitler alle parate di Stalin alle case di Fanfani, sappiamo ben separare fatti da propaganda.
Il dato attuale è che, come le ricette neoliberiste, pure il socialismo di stato è fallito, politicamente, eticamente ed economicamente, e i risultati li paga il popolo.
E francamente, ci chiediamo dov’è il “socialismo” quando abbiamo elite che prosperano e il popolo alla fame, quando il potere si regge sui militari e la repressione; quando intere fette di territorio sono svendute a multinazionali.
Ci chiediamo dov’è l’antimperialismo se guarda solo, a comando, agli USA e non vede analoghi imperialismi feroci russi, cinesi, ecc.
Ci chiediamo quando un popolo può e deve insorgere, se non quando è alla fame o costretto ad emigrare.
Noi ci poniamo domande, che nessuna retorica ci impedirà di farci.
Per cui, siamo certi che ci saranno compagni ed amici che non condivideranno il taglio dell’iniziativa, ma se ci conoscono e sono nostri , appunto, compagni ed amici, sanno già come la pensiamo e non ci sarà nessuna sorpresa; ai campioni del dogmatismo e dell’insulto invece non risponderemo perchè non ci interessa questo livello.
Il nostro faro di riferimento resta sempre la libertà, e ogni nostro piccolo grande sforzo va in quella direzione. Sempre.
Interverranno:
– Una compagna del Periodico “El Libertario”
– Due compagni del Gruppo Anarchico “Chimera” Catania
– Una attivista de “Valle por Gargantas libertarias”