Operai/braccianti rumeni pagati 1 euro l’ora.
Bimbo di 10 anni ed operaio pagato 3 euro che lavorano in un autolavaggio
Operai che cadono da un cestello di un auto-gru.
Lavoratori licenziati da un giorno all’altro perchè “delocalizzare conviene nonostante l’azienda abbia il bilancio attivo!”
Sindacati confederali esultanti nell’aver salvato meno della metà del personale di ditte navali e di centri commerciali.
Lavoratori e lavoratrici della nettezza urbana usati come nettezza dal potere politico locale.
I casi eclatanti riportati sono avvenuti negli ultimi mesi a Catania e dintorni. Il “progresso e crescita economica” di cui si fregia il suddetto territorio da quasi mezzo secolo, è solo fumo agli occhi; chi si spartisce i guadagni sono i partiti di ogni colore, la borghesia locale e non e i clan mafiosi.
Nel mentre, i lavoratori e le lavoratrici vengono controllati con pacificazioni e rassegnazioni al proprio status da sindacati pompieri e dal mainstream locale. Questo controllo lo vediamo il Primo Maggio che, da giornata di lotta e di ricordo sui fatti di Haymarket Square di Chicago del 1886 e le condanne di 8 anarchici dopo un processo farsa, è divenuta “la festa del lavoro” santificata dalla Chiesta e istituzionalizzata dallo Stato!
Attraverso la giustificazione dell’esistenza del lavoro salariato, viene meno l’obiettivo dell’abolizione -fatta attraverso la diminuzione progressiva dell’orario lavorativo- sostenuta dai citati 8 anarchici di Chicago.
Ecco perché noi ci opponiamo ad una costruzione e narrazione che mantengano in auge lo sfruttamento lavorativo (salariale, di cura etc)!
Gruppo Anarchico Chimera
In allegato a questo nostro comunicato, mettiamo i link di diversi autori e autrici sulla storia del 1 Maggio e le lotte che vennero fatte in questa giornata.
Leda Rafanelli, Primo maggio
Pietro Gori, La leggenda del Primo Maggio. Documento Pro-postero.
Primo Maggio. Impressioni e ricordi di Giuseppe Ciancabilla. Con note biografiche e ritratto dell’autore
Ricardo Mella, Primo Maggio. I martiri di Chicago