Eduardo Colombo (1929-2018) fu un anarchico, medico e psicoanalista argentino.
Fin da giovane si avvicinò agli ideali anarchici in un territorio che, a partire dagli anni ’30, avrebbe sperimentato varie dittature militari («Década Infame», Revolución Libertadora, Revolución Argentina e Proceso de Reorganización Nacional) e brevi parentesi democratiche o presidenze nelle mani di militari populisti (Peron).
In un contesto del genere, Colombo e compagni dovettero resistere alle repressioni dei vari governi che si succedettero tra gli anni ’40 e gli anni ’60. Aderì alla Federación Obrera Regional Argentina (FORA) e fu responsabile del giornale anarchico “La Protesta.”
Divenuto professore di psicologia sociale nelle università de La Plata e di Buenos Aires, Colombo, dopo qualche anno, dovette abbandonare prima il posto di lavoro a causa del golpe militare del 1966 (chiamata “Revolución Argentina”) e, successivamente, andare via dall’Argentina con la sua famiglia quando si intensificarono le politiche repressive del “Estado burocrático-autoritario” argentino.
In Francia, Colombo collaborò attivamente con la Confédération nationale du travail (France); fu membro delle Éditions CNT-Région parisienne e dei comitati redazionali de “La Lanterne Noire,” “Volontà” e di “Réfractions, recherches et expressions anarchistes.”
Il contributo di Colombo è stato quello di aver attualizzato le riflessioni anarchiche dei teorici anarchici, stabilendo una riformulazione della prassi sulla costruzione di una nuova società attraverso la psicologia e la critica allo stato di cose presente.
Oltre questo, Colombo si è occupato di valorizzare alcune figure anarchiche storiche(de Santillán, Rouca Buela etc)
Concludiamo citando il finale dell’articolo di Tomás Ibáñez dedicato alla morte di Colombo:
“Ci sarà tempo per delineare e raccontare più profondamente la sua indimenticabile figura e i suoi preziosi contributi intellettuali che vanno oltre l’imprescindibile impronta anarchica, andando ad arricchire il campo della psicoanalisi, della filosofia e del pensiero politico, ma non possiamo non ricordare ancora una volta che il compagno che ieri ci ha lasciato era un militante anarchico di incomparabile forza e valore, oltre che una persona straordinaria e un amico affettuoso.”
In questo lavoro di compilazione, riportiamo alcuni articoli di Colombo comparsi su alcune riviste cartacee (Interrogations, Volontà, A-Rivista Anarchica, Bollettino Archivio Giuseppe Pinelli e Libertaria) e siti internet (La Tradizione Libertaria); in essi, l’anarchico argentino tratta le questioni più disparate (autogestione, psicologia, figure anarchiche etc), analizzando in modo completo le varie sfaccettature sia teoriche-pratiche (vedasi l’autogestione) che di impostazione epistemologica (l’anarchismo e la postmodernità)
Escludendo lo scritto di cordoglio di Ibáñez, gli articoli sono messi in ordine di anno.
https://mega.nz/#!OMoEQK4S!c1NdvwADlf_svoXsMQXn3fUNvVSTuP7bNTZUognRvYg