A morte il decoro [Volantino]

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Estratto da “La campagna elettorale permanente ovvero Tutto cambia perché nulla cambi” (in corso di revisione)
<<Dopo l’arresto di un uomo che ha minacciato un gruppo di ambulanti il 27 Giugno, Salvo Pogliese, sindaco di Catania, riprende le parole d’ordine “decoro urbano, pulizia e sicurezza” dette in campagna elettorale.
Per l’attuale inquilino di Palazzo degli elefanti, bisogna “migliorare la sicurezza nella zona del centro storico per troppo tempo lasciato senza il minimo rispetto delle regole. Sto provvedendo a inoltrare specifica richiesta al Prefetto di adottare, nel primo comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, specifiche misure di prevenzione e repressione perché è chiaro che non si può affidare il controllo del territorio all’estemporanea azione di singole unità delle forze dell’ordine. Occorrono misure più incisive e durature e per quanto mi riguarda posso annunciare che già entro la settimana emetterò un’ordinanza per regolamentare la vivibilità nel centro cittadino, giustamente sollecitata dai commercianti e dai residenti”.
A proposito dei commercianti, Massimo Villardita, imprenditore del settore della ristorazione, scrive una lettera a La Sicilia (22 Giugno) dove denuncia la presenza dei punkabbestia colpevoli di danneggiare la sua attività.
Un altro imprenditore, Enrico Damino, vittima di furto, su MeridioNews lancia un appello alle istituzioni “per avere una maggiore presenza delle forze dell’ordine in strada, e una città più sicura”
Pogliese, cogliendo la palla al balzo, interviene nelle vicende proponendo l’adozione di “provvedimenti che ripristineranno le giuste condizioni di decoro e di sicurezza nelle strade della nostra città. Chi le frequenta deve sapere che da oggi, per i disturbatori, per i provocatori, per i maleducati e gli incivili di ogni sorta, non c’è più spazio”.
La firma dell’accordo “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” tra il neo-sindaco di Catania Salvo Pogliese e il Prefetto Silvana Riccio confermando un continuo delle azioni di Bianco (ex sindaco di Catania) e Francini (attuale questore della città) nel controllare maggiormente la città e territorio annesso -come dimostrato con il suo commento sull’operazione antidroga “Bivio”: “Un plauso e un sentito ringraziamento alla magistratura e alle forze dell’ordine che hanno sgominato una pericolosa rete criminale che infestava la nostra città. Catania si deve liberare da questa oppressione delinquenziale che rallenta la crescita delle forze sane cittadine che sono in larga maggioranza. Conforta potere contare sulla straordinaria azione di magistrati e tutori dell’ordine pubblico che non daranno scampo a malviventi che inquinano la convivenza civile”
Come si legge dal comunicato della Prefettura di Catania, l’obiettivo “prioritario del Patto è l’adozione di strategie congiunte volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità, attraverso la prevenzione e il contrasto dei reati di carattere predatorio, che destano maggiore allarme sociale, e la realizzazione di strumenti operativi da utilizzare in maniera sinergica e con modalità integrate che favoriranno forme di collaborazione istituzionale fra le Forze di Polizia e le Polizie Municipali. A tal fine, i Comuni si sono impegnati a presentare alla Prefettura, entro il prossimo 30 giugno, appositi progetti su sistemi di videosorveglianza, elaborati nel rispetto delle disposizioni dell’Autorità Garante per il trattamento dei dati personali, che saranno oggetto di valutazione da parte del C.P.O.S.P. per le modalità di impiego e ogni aspetto tecnico operativo e, in caso di parere favorevole sulla funzionalità ed efficacia del progetto, saranno inoltrati al Ministero dell’Interno per accedere al relativo finanziamento.”
Dalla sua pagina facebook, Salvo Pogliese dichiara trionfalmente: “Sicurezza per Catania. È questa una tra le problematiche più urgenti di cui ho discusso questa mattina con il Prefetto di Catania Silvana Riccio. Un primo passo è stato la sottoscrizione del “Patto per la sicurezza urbana”. Il progetto prevede l’installazione di telecamere, strategicamente posizionate nelle vie cittadine, per il monitoraggio della sicurezza dei cittadini in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine”.
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A coronamento di questa ondata repressiva a Catania -descritti sia in questo estratto che negli articoli precedenti comparsi sul blog-, vi è la classica ciliegina sulla torta: l’Ordinanza del Sindaco n.89 “Provvedimento contingibile e urgente in materia di Tutela della Sicurezza Urbana e Decoro del territorio comunale”.
La mancata critica al controllo istituzionale è la normale amministrazione di una società fondata sull’accettazione consapevole del giusto-ingiusto, onesto-disonesto etc solo per difendere gli interessi e gli investimenti economici come, per esempio, il turismo e l’agricoltura.
“A morte il decoro!” è il nostro motto contro le coperture “decoro urbano” e “sviluppo economico” che giustificano e perpetuano violenze (fisiche, verbali, culturali ed economiche) ai danni dei corpi di donne, persone transgender, migranti e altre soggettività considerate “refrattarie alle normative vigenti”.
La nostra risposta è l’organizzazione attraverso il mutuo appoggio e l’azione diretta come forme di resistenze e di costruzione per modelli dinamici, fluidi e, soprattutto, liberi.

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