I pirati della pubblicità ovvero come sovvertire la pubblicità

 

Noi organizziamo solo il detonatore: l’esplosione libera dovrà scapparci per sempre, e scappare a qualsiasi altro controllo” (L’Internationale Situationniste)

Si è talmente immersi nella promozione e pubblicità che non la vediamo, la accettiamo incondizionatamente, senza riflessione e senza opposizione. Le multinazionali invadono i nostri spazi, occupano strade, muri, palazzi e pezzi di cielo con messaggi ridondanti e miranti a soddisfare quelli che loro reputano i nostri bisogni.
Riprendersi questi spazi significa, letteralmente, impossessarsi dei cartelloni, dei manifesti, delle strade e di tutti quei luoghi che le società pubblicitarie e le multinazionali hanno tolto alle comunità. Lasciandoci spettatori passivi in mondo spettacolarizzato.
Occorre quindi sviluppare un sabotaggio.
In questo modo il Subvertising, letteralmente il sovvertimento della pubblicità, con il Brandalism, il vandalismo del brand, sono delle forme di ribellione artiatiche e politiche di ripresa degli spazi. Strumenti che come teorizzava Guy Debord, permettono al proletariato di ritornare ad essere elemento attivo e non passivo in questa società dello spettacolo.
Da consumatori di merce a individui.

Giorno 4 Maggio alle ore 18,30 Hogre, Illustre Feccia e Brandalism ne parleranno insieme al Gruppo Anarchico Chimera presso il Teatro Coppola.

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